L’attacco di panico si manifesta di solito all’improvviso e inaspettatamente, con una serie svariata di sintomi. Tachicardia, sudore freddo, respiro affannoso, tensione all’addome o allo stomaco, nausea, sensazione di soffocamento tipo crisi asmatica, confusione mentale, sensazione di cadere, sbandare, di perdere il controllo o, addirittura, di impazzire. È possibile avvertire la sensazione di essere distaccati da se stessi, di muoversi come un automa, un robot, oppure si fa fatica a riconoscere i luoghi o gli oggetti familiari: tutto ciò che ci circonda può diventare irreale, ad esempio una parete o pavimento possono sembrare fatti di materiale diverso, morbidi, quasi di gomma. Alcuni luoghi nuovi, invece, mai visitati precedentemente, possono sembrare noti, già visti.
Le caratteristiche peculiari dell’attacco di panico di imprevedibilità e incontrollabilità creano generalmente una forte ansia e tensione che può limitare nelle normali attività quotidiane del tipo andare al supermercato, fare una fila, viaggiare, guidare l’automobile, stare in compagnia di altre persone, andare in locali chiusi o affollati, in quanto il soggetto vive con terrore la prospettiva di avere un’altra crisi.
Di solito l’attacco di panico è di breve durata, nella gran parte dei casi dura da cinque a venti minuti, mezz’ora al massimo e comunque i postumi terminano sempre entro un’ora. Quando sopraggiunge una crisi, la persona può avere il sentore ed il timore che non abbia mai fine. Alcuni soggetti hanno riferito di aver avuto degli attacchi durati addirittura ore, ma di fatto l’attacco ha una durata standard, ma l’ansia e il malessere, che possono precedere o seguire l’attacco, possono essere così accentuati che non sempre si ha la capacità di definire quando inizia e termina. E’ sufficiente la comparsa di qualche attacco di panico affinché la vita di una persona possa essere tempestata di tensione e preoccupazione, tanto da vivere in una condizione di allarme permanente e continuo.